Hanc tuemur hac nitimur

La bella moneta in foto, tratta dal web (Heritage Auctions), è un esemplare argenteo da 10 Stuivers coniato a Utrecht nel 1778. Numerosi sono gli aspetti interessanti di questa tipologia, dallo studio dello stemma presente al dritto all’iconografia del rovescio, dalle iscrizioni in lingua latina al loro legame con la storia della Repubblica delle Sette Province Unite. Ritengo quindi opportuno iniziare la descrizione richiamando quei particolari della storia olandese che risultano attinenti alla moneta in oggetto (fonte: wikipedia).

I Paesi Bassi (termine con cui nel XV secolo si indicavano anche il Belgio e il Lussemburgo) comprendevano vari ducati, contee e vescovati indipendenti, per lo più parte del Sacro Romano Impero.

Nel 1477 tutti questi piccoli Stati (noti come le Diciassette province) finirono nelle mani dell’imperatore Massimiliano I, della famiglia degli Asburgo. Nel 1556 passarono dai domini imperiali a quelli spagnoli, data l’abdicazione di Carlo V (1556) che li lasciò in eredità al figlio Filippo II, re di Spagna.

Nel 1568 scoppiò una rivolta, che fu l’inizio della cosiddetta Guerra degli ottant’anni. Alle angherie di Filippo II rispose l’unione delle Province settentrionali e meridionali dei Paesi Bassi con la Pacificazione di Gand (o Unione di Gand). Questa fu la prima e ultima storica unione tra le due parti del paese (che in realtà era sommariamente diviso in tre: a Nord le Sette Province, al centro le terre Generali, tra le cui città vi era Gand, e a Sud i Paesi Bassi spagnoli, gli attuali Belgio e Lussemburgo) che però finì con la dissoluzione a causa di dissidi religiosi: le province del Nord abbracciavano il Calvinismo, meritocratico e intransigente, mentre quelle del Sud erano in prevalenza cattoliche.

L’Unione di Gand si scisse pertanto in due altre Unioni: quella di Utrecht a Nord e quella di Arras a Sud. Inizialmente le Sette Province Unite del Nord, guidate da Guglielmo I di Orange, cercarono di scegliersi un sovrano, ma due esperimenti falliti con il duca Francesco d’Angiò (1581-1583) e con il conte di Leicester (1585) convinsero le Province a diventare ufficialmente una Repubblica (1588), per quanto la famiglia degli Orange-Nassau vi giocasse un ruolo preminente.

StemmaA partire dal 1581, ciascuna delle sette Province settentrionali affidò il governo ai propri Stati Generali, un organismo che prendeva il posto del sovrano quale suprema autorità dello Stato. Nel 1593 vennero costituiti gli Stati Generali dei Paesi Bassi, che riunivano i rappresentanti di ciascuno dei sette Stati Generali delle sette Province del Nord. Il capo dell’esecutivo, nominato dagli Stati Generali dei Paesi Bassi, era lo Statolder, carica che divenne ereditaria a partire dal 1747 e che, per questo, rese la Repubblica delle Sette Province Unite (in latino: Foederatae Belgii Provinciae) un caso unico nella storia, una via di mezzo tra un regime repubblicano e uno Stato monarchico. E’ il motivo per il quale lo stemma della Repubblica presente al dritto della moneta è coronato, caratteristica inconsueta nelle monete di uno Stato repubblicano. Il leone rampante impugna una spada nella destra e sette frecce nella sinistra, a indicare le sette Province dell’Unione.

Interessante è trovare la corretta traduzione della leggenda del dritto:

MO : ARG : ORD : FOED : BELG : TRAI ∙

Inizialmente, anche in virtù di una leggenda analoga riportata nel Linguaggio delle monete di Mario Traina (vd. riquadro a sinistra), ho pensato che la trascrizione dell’iscrizione non abbreviata fosse la seguente: MONETA ARGENTEA ORDINE FOEDERATARUM BELGII [PROVINCIARUM] TRAIECTI, cioè “Moneta d’argento [coniata] per ordine della Repubblica delle Sette Province Unite, [zecca] di Utrecht”.

I cataloghi da me consultati e dedicati alle monete olandesi riportano però un differente completamento per le abbreviazioni latine: MONETA ARGENTEA ORDINUM FOEDERATARUM BELGII [PROVINCIARUM] TRAIECTI. A lungo ho cercato di trovare la giusta traduzione per quel genitivo plurale ORDINUM, dal momento che il mio vocabolario di latino non forniva del sostantivo ORDO una traduzione in linea con quanto riportato nei suddetti cataloghi, cioè “Parlamento” o “Stato”. Ipotizzando inizialmente un errore dei cataloghi, ho cercato immagini di monete analoghe a quella esaminata, ma priva di abbreviazioni nella leggenda.

Ho trovato alla fine la foto di un esemplare da 6 Stuiver coniato nella provincia olandese di Zelanda nel 1731 e ho potuto constatare che la parola corretta era appunto ORDINUM.

Pensando che il latino del Settecento fosse diverso dal latino classico, ho effettuato una ricerca in rete, trovando la versione digitale del “Du Cange, et al., Glossarium mediæ et infimæ latinitatis. Niort : L. Favre, 1883-1887”, un utile strumento di consultazione che attribuisce al vocabolo ORDO anche il significato di SENATO. Data la storia dei Paesi Bassi, ritengo che la traduzione migliore della leggenda del dritto sia la seguente:

Moneta d’argento degli Stati Generali della Repubblica delle Sette Province Unite, [zecca] di Utrecht

Il rovescio della moneta è occupato da una figura femminile che indossa un elmo piumato e un chitone (tunica senza maniche in uso nella Grecia antica), che impugna un’asta con berretto frigio, simbolo di libertà, e che si appoggia ad una Bibbia chiusa su un altare. Nel giro, l’iscrizione latina HANC TUEMUR HAC NITIMUR, cioè “Questa (la libertà) difendiamo, su questa (la Bibbia) facciamo affidamento”. Si tratta di un motto che si adatta perfettamente alla Repubblica delle Sette Province Unite, gelosa della propria autonomia dalla Spagna e dall’Impero e animata dalla confessione calvinista che assegna alla Bibbia una posizione centrale nella vita del cristiano.

Sebbene nei documenti del Governo olandese del 1786 sia identificata come la dea greca Pallade Atena, pare verosimile che la figura femminile sia la personificazione della Repubblica nota con il nome di Vergine d’Olanda.

A sinistra della testa della Vergine d’Olanda, lungo il bordo, il marchio della zecca di Utrecht che riproduce lo scudo dello stemma cittadino.

Un sincero ringraziamento a Francesca per l’aiuto ricevuto nella stesura del presente articolo.

Appendice

Ritengo utile, su consiglio di una bravissima insegnante, corredare il presente lavoro con una mappa della Repubblica delle Sette Province Unite e una breve nota sui territori che ne facevano parte.

La Repubblica era formata da 7 Province, ognuna delle quali inviava da 1 a 3 deputati agli Stati Generali, dalla Contea di Drenthe, governata dallo statolder di Overijssel, da alcune Signorie autonome e da altri territori, noti come “territori delle generalità” (in olandese: Generaliteitslanden) che non avevano rappresentanti nell’assemblea generale e che erano spesso frutto di conquiste successive alla nascita della Repubblica.

Province:

  • Contea d’Olanda (Holland in verde)
  • Contea di Zelanda (Zeeland in arancione)
  • Signoria di Frisia (Freisland in arancione)
  • Signoria di Overijssel (in rosa)
  • Stad en Ommelanden (in rosa)
  • Ducato di Gheldria (Gelderland in arancione)
  • Signoria di Utrecht (in rosa)

Paesi:

  • Contea di Drenthe (in verde)

Territori delle generalità (in celeste):

  • Brabante degli Stati (Staats-Brabant)
  • Fiandre degli Stati (Staats-Vlaanderen)
  • Westerwolde e Wedde (Westerwolde)
  • Oltremosa degli Stati (Staats-Overmaas)
  • Alta Gheldria degli Stati (Staats-Opper-Gelre)