Cuauhtemoc

Messico (1955 – 1959)

Nominale e millesimo: 50 Centavos, 1959

Dritto: Stemma e nome dello Stato

Rovescio: Profilo sinistro di Cuauhtemoc, nominale, marchio di zecca e millesimo

Fonte immagine: numista.com

Cuauhtémoc (1496 – 28 febbraio 1525) è stato l’undicesimo e ultimo sovrano azteco.

Figlio di Ahuízotl e discendente di Acamapichtli (dinastia risalente al 1376), occupò il trono di Tenochtitlán alla morte di Cuitláhuac, che a sua volta era salito al trono alla morte di Motecuhzoma II. Volle che la regina fosse Tecuichpoch, figlia ancora minorenne di Motecuhzoma e della regina Teotlacho.

Il suo grande regno era frammentato in piccole signorie, insofferenti al pagamento del costante tributo e per questo favorevoli agli spagnoli.

Cuauhtémoc, informato che Hernán Cortés stava pianificando di raggiungere con i suoi soldati la capitale dell’impero azteco, organizzò la difesa: rafforzò la piazza (centro nevralgico della vita cittadina), riunì scorte alimentari e distrusse i ponti che collegavano la capitale galleggiante alla terraferma. L’avanzata spagnola fu frenata per 75 giorni (dal 30 maggio al 13 agosto del 1521); alla fine gli aztechi si asserragliarono sull’isolotto di Tlatelolco.

Qui, debilitato e senza possibilità di continuare la difesa, Cuauhtémoc tentò di porre in salvo la sua famiglia su una barca, ma fu incatenato e portato davanti a Cortés, che decise di tenerlo in vita come prigioniero.

Giorni dopo, il tesoriere Julían de Alderete chiese ai prigionieri dove fosse nascosto il tesoro di Motecuhzoma e non ottenne risposta. Allora mise nell’olio bollente i piedi di Cuauhtémoc e del Signore di Tacuba (o forse del Signore di Tlacopan). La leggenda dice che sopportarono il tormento con grande valore. Secondo la ricostruzione storica venne ucciso per impiccagione a Isancanac, nella provincia di Acala, all’alba del 28 febbraio del 1525 (tratto da wikipedia).