Fantasmino

Cosa si intende in numismatica quando si parla di “fantasmino”?

Può capitare che una zecca abbia necessità di produrre rapidamente grandi quantità di monete circolanti e che decida di utilizzare come tondelli monete ormai fuori corso, già ritirate in precedenza e conservate in magazzino, su cui imprimere una nuova impronta. In questi casi capita frequentemente che, sotto la nuova impronta, si intravveda il disegno della vecchia moneta, quasi fosse un fantasma. Si parla in questo caso di “fantasmino”. Il caso più noto riguarda gli esemplari da 20 Centesimi del Regno d’Italia emessi nel 1918 e nel 1919 in emergenza. Nella foto, gentilmente concessa da Matteo Anzilotti, che ringrazio, un fantasmino tra i più evidenti che mi sia capitato di vedere.

Per la storia precisa di questa tipologia monetaria, si rimanda al Catalogo Gigante.