Impresa

Il termine impresa indica una scena simbolica – spesso accompagnata da un motto – che intende connotare il personaggio che la adotta, per descrivere il proprio carattere o un evento significativo della sua esistenza“. Questa definizione, tratta da un articolo presente sul sito di Cronaca Numismatica, mi pare la più calzante per descrivere uno degli aspetti più affascinanti della numismatica. Le cosiddette imprese sono presenti su numerose monete di epoca moderna e, in alcuni casi, costituiscono dei veri e propri enigmi che hanno impegnato e ancora impegnano gli studiosi dei tondelli del passato.

Tra le monete caratterizzate dalla presenza di un’impresa spiccano senza dubbio quelle coniate a Mantova dai Gonzaga.

MANTOVAFederico II Gonzaga, 1519-1540. Da due ducati
Numismatica Ranieri, Asta n. 10 – 12 Novembre 2016 – Lotto 417

Per far capire quanto possa essere complesso il significato di un’impresa, riporto la spiegazione di quella presente su questo Doppio Ducato di Federico II Gonzaga, tratta dal sito www.lombardiabeniculturali.it:

“L’impresa del Monte Olimpo, divisa personale di Federico II (1500-1540) legata alla sfera ufficiale della sua vita, mostra il monte Olimpo che, percorso da un sentiero a spirale in ascesa e sovrastato da un’ara bianca che incornicia un tronchetto nodoso, il cui significato rimane oscuro, emerge da una fitta boscaglia. Il motto (anima) della divisa, affrescata e ben visibile sulla sommità dell’ara in cima al monte, recita in lingua latina “FIDES” (“fede”, “fedeltà”), ignorando però parte del motto stesso: infatti l’anima di questa impresa è composta da due parole, una in latino, “FIDES” appunto, ed una in greco, “OLYMPOS” (“Olimpo”) in caratteri greci. L’emblema è connotato da una forte valenza religiosa: la montagna infatti, simile a potente ed inespugnabile fortezza, è di per sè considerata come punto di unione tra la terra e il cielo, dimora degli dei e punto di arrivo dell’ascensione dell’uomo, e pertanto costituisce insieme simbolo di sicurezza e trascendenza. Anche l’altare che compare sulla cima del monte è in stretta relazione con il tema del sacrificio. L’ascesa all’ara divina diventa privilegio dei principi magnanimi e sapienti che sono i soli in grado di risalire la china del monte, simbolo della gerarchia piramidale dei regni e delle virtù. Con questo emblema Federico desidera dunque trasmettere l’importanza della costanza della fede: come sul monte Olimpo, risparmiato da qualsiasi perturbazione atmosferica, le ceneri del sacrificio agli dei permangono immutabili, così il cavaliere deve conservare e dimostrare la propria fede nei confronti del suo signore. Tali caratteristiche peculiari al monte sono esplicitate nel testo che illustra l’ingresso del re di Francia Enrico III nel 1574 a Mantova e condivise dall’umanista carmelitano Battista Spagnoli. Il letterato Paolo Giovio apprezza la virtù di Federico legata a quest’impresa come fede incrollabile che indirizza ogni comportamento alla lealtà.”