Privy marks

Monaco – 50 Centimes – 1926 – Immagine gentilmente concessa da Numismatica Carrà

In numerose monete, soprattutto in quelle coniate in Paesi di lingua francese, la zecca e il relativo direttore vengono indicati da due piccoli disegni, chiamati “privy marks”, che sono spesso ai lati del millesimo. A titolo esemplificativo, analizziamo l’esemplare nella foto in alto: si tratta di una moneta del Principato di Monaco da 50 Centimes, coniata nel 1926 dalla zecca di Poissy.

Particolare ingrandito del dritto con i privy marks in evidenza

Nell’ingrandimento, ho evidenziato i due privy marks: quello a sinistra, il fulmine, è il marchio della zecca di Poissy, quello a destra, la spiga, è il simbolo del Direttore della zecca stessa o dell’incisore del conio.


Alcuni cenni alla storia della zecca di Poissy (traduzione libera della conferenza tenuta da Jean LE FLOCH il 24 aprile 2010 nell’ambito della mostra “Poissy over time” al CEHA.)

Nel 1922, l’Officina Monetaria della Société Française de monnayage de Poissy si trasferì negli ex locali delle fabbriche automobilistiche Grégoire . L’Atelier Monétaire de Poissy era anche l’unica società privata autorizzata a coniare monete per conto dello Stato e la sua creazione fu conseguenza della scarsità di monete seguita alla guerra del 1914-18. Tuttavia, l’Atelier Monétaire di Poissy ha operato solo per cinque anni, venendo rapidamente minato dalla concorrenza internazionale.

L’Atelier era dotato di 12 torchi che avevano una capacità di produzione da 25 a 30 monete al minuto. In questi cinque anni di attività vi furono prodotte monete francesi, in particolare monete da 5 e 10 cent con foro centrale (dette “Lindauer” dal nome del loro incisore), ma anche monete straniere, tra cui:

  • i 50 centesimi, 1 e 2 franchi del Principato di Monaco;
  • il centesimo di piastra indocinese;
  • i 25, 50 centesimi e 1 franco del Marocco;
  • e anche monete greche, senegalesi, serbe, bulgare, rumene e molte altre…

In particolare, vi fu creata una moneta speciale per il Gabon e il Congo, che aveva lo scopo di iniziare i “nativi” di questi paesi all’uso del denaro. Su queste monete erano incise rappresentazioni di animali invece di numeri, tra cui un elefante, un bufalo e una pantera.

I tondelli da coniare erano prodotti dalle officine di Dives (vicino a Cabourg) e dalle Tréfileries du Havre. 

La storia della zecca termina nel 1927: dopo aver prodotto 650 milioni di monete, l’Atelier Monétaire de Poissy chiude definitivamente i battenti.