Quando una moneta fa propaganda

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Siamo abituati a pensare che la moneta sia un oggetto usato esclusivamente quale mezzo di pagamento, tanto che oggi pochi di noi notano le raffigurazioni presenti sugli Euro che si utilizzano quotidianamente. Se poi si suppone che alcune monete siano state portatrici di messaggi politici o religiosi, si pensa facilmente che abbiano rivestito questo ruolo solo in un lontano passato. Nulla di più sbagliato!

Esaminiamo ad esempio questa moneta russa da 3 Rubli del 1992. La bellissima realizzazione della zecca di Leningrado mostra al dritto la Cattedrale di San Basilio, mentre il rovescio è occupato dalla raffigurazione di una battaglia del 5 Aprile 1242, come indicato nella parte bassa della legenda. L’iscrizione in caratteri cirillici presente nella parte alta ha la seguente traduzione: “750° Anniversario della Vittoria di Alexander Nevskij sul Lago Peipus”. Ma quale motivo poteva avere la Russia per celebrare un avvenimento bellico così lontano nel tempo e di importanza assai modesta, almeno da un punto di vista militare? La battaglia del lago ghiacciato, come viene altrimenti definita la battaglia del Lago Peipus, permise alle truppe slave ortodosse guidate dal principe di Novgorod di sconfiggere i crociati cattolici dell’Ordine Teutonico e gli alleati danesi che cercavano di impossessarsi dei territori a oriente dell’Estonia. L’impresa di Alexander Nevskij, che venne canonizzato dalla Chiesa Ortodossa nel 1547, divenne presto il simbolo del nazionalismo russo e della lotta vittoriosa contro gli invasori cattolici e tedeschi. Ad Alexander Nevskij è dedicato l’omonimo film di Ejzenštejn del 1938 che valse al regista l’Ordine di Lenin, grazie alla rivisitazione dell’episodio in chiave antinazista e anticattolica, secondo i canoni del realismo socialista.

A questo punto è però doveroso chiedersi come mai una moneta come questa, dedicata ad un episodio celebrato nel 1938 in piena epoca staliniana, sia stata coniata nel 1992, e non prima della dissoluzione dell’Unione Sovietica, avvenuta nel 1991. Il motivo è probabilmente da ricercare nella situazione politica della Russia all’indomani della caduta del comunismo: il richiamo all’unità nazionale costituiva un mezzo per tenere unite alla Russia le altre ex-repubbliche sovietiche, in modo che non seguissero l’esempio delle Repubbliche Baltiche, dichiaratesi indipendenti nel 1991.

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