Unione Monetaria Latina

La Convention monetaire di Parigi del 23 dicembre 1865 tra la Francia di Napoleone III, il Belgio di Leopoldo II, l’Italia di Vittorio Emanuele II e la Confederazione Svizzera da vita all’Unione Monetaria Latina, alla quale aderì la Grecia di Giorgio I il 26 settembre 1868. L’obiettivo era quello di permettere la libera circolazione delle valute tra gli stati membri, al tempo in cui il valore delle monete era dato dalla quantità di metallo prezioso in esse contenute. I sistemi monetari dei paesi membri dell’unione erano basati sul bimetallismo tra oro ed argento. Il bimetallismo è uno standard nel quale si garantisce la convertibilità della moneta sia in oro che in argento, con un rapporto fisso tra le quantità dei due metalli. Per franco, lira e dracma si stabiliva un valore intrinseco delle monete pari a 4.5 g di argento o 0.29 g di oro, con un rapporto 1:15,5 tra oro ed argento già utilizzato per il franco.

La convenzione fissava i seguenti principi:

  • L’uniformazione monetaria: ogni Stato firmatario era tenuto a coniare monete conformi alle norme definite dagli articoli 2 e 4 del 1865.
  • ll tetto all’emissione delle monete divisionali da 2, 1, ½ e 1/5 unità di conto in ragione di 6 lire (o franchi, etc.) per abitante (articolo 9). Da notare che il tetto dell’emissione della moneta fiduciaria non fu fissato e rimaneva una prerogativa dei singoli Stati, assieme al tetto delle monete in metallo vile.
  • La conservazione delle unità di conto nazionali: ogni Paese continuò a denominare la propria moneta con il nome che aveva in precedenza.
  • Il bimetallismo integrale: la coniazione dell’oro e dell’argento era libero ed il potere liberatorio era illimitato. Ogni cittadino poteva portare oro e argento alla coniazione ed era parimenti tenuto ad accettare, senza limitazione, le monete d’oro e d’argento nazionali (salvo per le monete divisionali d’argento a 835/… la cui coniazione era riservata allo Stato ed il cui potere liberatorio era limitato).
  • L’intercircolazione delle monete all’interno dell’Unione: le monete di ogni Stato avevano corso legale nell’Unione (con un tetto per le monete divisionali d’argento).
UnitàMetalloTitolo ()Peso (g)Metallo prezioso (g)Diametro (mm)
100Oro900 ± 232,258 (± 1 ‰)29,0335
50Oro900 ± 216,129 (± 1 ‰)14,5228
20Oro900 ± 26,452 (± 2 ‰)5,80521
10Oro900 ± 23,226 (± 2 ‰)2,90719
5Oro900 ± 21,613 (± 3 ‰)1,4517
5Argento900 ± 225,00 (± 3 ‰)22,50037
2Argento835 ± 310,00 (± 5 ‰)8,35027
1Argento835 ± 35,00 (± 5 ‰)4,17523
0,50Argento835 ± 32,50 (± 7 ‰)2,08818
0,20Argento835 ± 31,00 (± 10 ‰)0,83516
Paesi firmatariAssociati con accordi bilateraliAllineati unilateralmenteColonie / Protettorati
FranciaAustria – UngheriaSerbiaCambogia
BelgioSveziaBulgariaComore
ItaliaRussiaStato PontificioCongo
SvizzeraFinlandiaVenezuelaCreta
GreciaRomaniaPerùEritrea
SpagnaRep. DominicanaMadagascar
San MarinoHaitiMarocco
LiechtensteinIndie Occ. DanesiPorto Rico
MonacoArgentinaTunisia
Brasile
Cile
Albania
Colombia
Guatemala
Costarica
El Salvador
Honduras
Lettonia
Lussemburgo
Polonia
Bolivia
Ecuador
Paraguay