Quando l’anno è ingannevole

Questa bella moneta egiziana da 50 Piastre mi fu regalata in giovane età da una persona a me cara che spesso si recava in Egitto per diletto e che, da uno dei suoi viaggi, mi portò numerose monete. Questo esemplare è certamente il più pregevole regalatomi in quell’occasione. Interpretando come “1907” l’anno riportato sulla faccia fotografata a sinistra, non riuscivo a dare un senso alla raffigurazione del personaggio egiziano in atteggiamento vittorioso, con una catena spezzata ai polsi. Cercando nella storia dell’Egitto moderno, mancava qualunque riferimento ad avvenimenti salienti nell’anno 1907. Senza l’ausilio di cataloghi numismatici, che non possedevo ancora, o di internet, che non esisteva, mi venne in aiuto l’enciclopedia cartacea che occupava una lunga scansia della mia camera. I numeri arabi, o sarebbe più preciso parlare di numeri in caratteri arabi (dal momento che anche i nostri numeri sono di origine araba), sono differenti dai nostri e l’anno, che poteva apparire come 1907, era invece il 1956. Con l’avvento del web e l’acquisto dei cataloghi World Coins, decifrai molti anni dopo anche l’iscrizione che precedeva il tanto enigmatico anno: la data indicata, 18 Giugno 1956, è quella in cui Nasser issò la bandiera egiziana sulla zona del Canale di Suez, annunciando la completa evacuazione delle truppe britanniche dall’Egitto. Fu un avvenimento epocale, non solo per la storia egiziana e per il presidente Nasser, che la propaganda dipinse come liberatore del Paese, ma anche perché la cacciata degli inglesi e il veto posto da Stati Uniti e Unione Sovietica a una reazione militare britannica sancirono la fine del ruolo di prima potenza mondiale dell’Inghilterra in favore di USA e URSS.

In basso, le cifre tradotte in molte lingue in uso nel mondo.